Difendiamo SenzaSlot.it, difendiamo tutto il movimento no slot!

Sabato 18 maggio si è tenuta a Pavia una manifestazione antislot, di cui siamo stati tra i promotori.

Da quando abbiamo messo online questo sito, abbiamo ricevuto 1300 segnalazioni di bar senza slot e centinaia di migliaia di accessi tra sito e social network. Ogni giorno riceviamo telefonate e messaggi di posta elettronica a cui facciamo fin fatica a rispondere perché siamo solo quattro persone che si sono dedicate a questa causa nel tempo libero. Siamo entrati in contatto con tantissime persone e associazioni che si battono per fermare la piaga sociale del gioco d’azzardo.

Tuttavia, proprio perché forse abbiamo toccato dei tasti dolenti, a qualcuno diamo fastidio. Il 20 maggio, due giorni dopo la manifestazione, Assotrattenimento e Sistema Gioco Italia, associazioni aderenti a Confindustria che rappresentano gli interessi degli imprenditori del gioco legalizzato, hanno pubblicato un comunicato dove ci attaccano ferocemente e minacciano di portarci in tribunale.

Il comunicato si trova a questo indirizzo: http://www.assotrattenimento.it/2013/05/il-movimento-no-slot-di-pavia-getta-la-maschera-e-presenta-il-suo-manifesto-di-lotta-antagonista-anticapitalista-contro-il-gioco-as-tro-e-s-g-i-valutano-le-inizia/

Naturalmente siamo molto preoccupati, perché stiamo parlando di associazioni gigantesche che difendono aziende con giri d’affari milionari. Abbiamo discusso addirittura se chiudere il nostro sito. Crediamo però che non sia giusto cedere alla prepotenza e per questo motivo abbiamo deciso di resistere e di rispondere sul merito di queste accuse assurde e tendenziose.

Il comunicato pubblicato dai confindustriali esordisce annunciando che avremmo “gettato la maschera” rivelandoci come fautori di una “lotta antagonista anticapitalista”, come se prima avessimo cercato di turlupinare i nostri sostenitori nascondendo le nostre idee politiche. Questa accusa è ridicola perché non abbiamo mai avuto alcuna maschera. Sin dal primo giorno abbiamo detto nelle FAQ e in tutte le comunicazioni avute con i mass-media che per noi questa battaglia è una battaglia in difesa di tutti i lavoratori contro una forma di oppressione collegata alla società capitalista. Del resto, non pensiamo che in Italia sia proibito avere delle proprie opinioni sul sistema economico vigente: noi crediamo alla democrazia, ma non al capitalismo. Si può?

Il comunicato dice che è necessario tutelare “l’incolumità delle migliaia di operatori” del settore del gioco d’azzardo, come se noi li stessimo minacciando fisicamente. Questa accusa ci ferisce particolarmente perché abbiamo sempre specificato la nostra vicinanza ai lavoratori di questo settore, che spesso sono i primi che preferirebbero essere reimpiegati in attività meno “controverse”.

E ancora più avanti, il comunicato confindustriale scrive che “prima di doverci ritrovare a identificare chi ha trasformato la dialettica in violenza”… bisogna stringersi attorno alle “Istituzioni Democratiche” minacciate da questi pericolosissimi “no slot”.

Chiediamo di spiegarci a quale violenza si faccia riferimento. Il movimento no slot a livello nazionale, in tutte le sue articolazioni e differenze anche profonde di strategia politica e di indirizzo culturale, non può accettare di essere criminalizzato e trattato da terrorista!

Abbiamo sempre avuto una chiara proposta politica, che abbiamo spiegato nei dettagli non solo nei nostri interventi online e sui mass-media, ma anche alla manifestazione di Pavia e al convegno di approfondimento che si è tenuto nel pomeriggio. Il comunicato dice che le nostre opinioni sono “peculiari” (a noi sembrano più peculiari le opinioni di chi difende le slot machine!) e sfuggono “alla normale dialettica, richiedendo, semmai l’intervento di altri consessi” (la polizia? la magistratura?); ma chi parla con la gente sa che la nostra proposta è potente perché è giusta e condivisa da buona parte della popolazione, specialmente dai ceti popolari più colpiti dalla crisi.

Perciò, quando nel comunicato si dice che siccome le slot machine sono state liberalizzate, “la legalità e la dialettica democratica” impongono che le si accetti e si discuta solo di modifiche insignificanti (come quelle promosse dal decreto Balduzzi), ci chiediamo dove sia finita la libertà di opinione.

Il 22 maggio, il presidente di Assotrattenimento Massimiliano Pucci ha pubblicato la notizia di aver presentato un esposto contro di noi alla Procura della Repubblica: http://www.assotrattenimento.it/2013/05/manifesto-pavese-di-lotta-contro-le-slot-as-tro-espone-i-fatti-alla-magistratura/


Difendiamo SenzaSlot.it!

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34 commenti su “Difendiamo SenzaSlot.it, difendiamo tutto il movimento no slot!
  1. Patrizio ha detto:

    Solidarietà incondizionata. Avete tutte le ragioni dalla vostra, comprese quelle legali. Le obiezioni grossolane contro di voi sono la dimostrazione della bontà del vostro operato.
    Un caro saluto e teneteci aggiornati.

  2. Patrizio ha detto:

    Se volete controllo i bar di Udine qui segnalati.
    Saluti

  3. schintu giovanni ha detto:

    Bisogna resistere e parlare con la gente delle proprie opinioni: Solo l’informazione farà chiarezza su questa battaglia di civiltà!!!

  4. mariagrazianume ha detto:

    vogliono intimorire e dividere. non ci riuscite. siamo tanti. ovunque. solidarieta a senzaslot di pavia. subito. io ci sono. mgrazia psicoterapeuta che opera nel campo delle ludopatie

  5. Gargiulo Peneano ha detto:

    Zeccheeeeeeeeeeeeeeeeeee

    • mauro ha detto:

      “Zecche” è un insulto usato dai neonazisti contro comunisti ed ebrei. Fa riferimento allo Zyklon-B, insetticida usato ad Auschwitz per uccidere uomini, donne e bambini.
      Mi sembra che questo qualifichi a sufficienza il livello culturale e umano di questo sostenitore delle slot machine.

  6. Simona ha detto:

    Solidarietà. Sono senza vergogna. Anche il minimo rischio di perdere una parte dei loro profitti li fa impazzire, resistete.

  7. Armiraglio Giovanni ha detto:

    Solidarietà piena ai senzaslot, Sarebbe bene che un Paese investisse nella ricerca portatrice di intelligenza e benessere alle sue popolazioni invece di distruggere le famiglie in difficoltà.

  8. Solidarietà piena al movimento, quello delle Slot è un vero problema sociale, medico, culturale, economico e perfino urbanistico.

  9. Giovanna Deiana ha detto:

    Condividerò questo comunicato nella mia bacheca e con tutti i miei contatti… se lo facciamo tutti, il mio piccolo gesto potrebbe diventare un gesto significativo per svegliare le coscienze di tantissime persone, per dire tutti insieme NO ai soprusi e SI alla libertà di opinione…

  10. Fabio ha detto:

    Credo che altri qui abbiano già espresso pienamente il mio pensiero, in maniera molto concisa ad esempio Raniero Pasquali !! Non bastavano dipendenze varie, pur radicate nella cultura come l’alcool.. ce ne volevano anche di nuove, introdotte a scopo di lucro dallo stato, di cui si occupano ormai da anni i SERT di tutto il Paese ed a spese della collettività (non è questo il nocciolo del problema, ma non dimentichiamo nemmeno questo !!!)

  11. gianluca morano ha detto:

    avete la mia solidarietà e condivido nella mia bacheca

  12. Alessandro ha detto:

    Massima solidarietà e vicinanza. Da quando è obbligatorio avere le slot? Ci saranno esposti anche contro chi decide di non installare o rimuovere tali macchine? Ridicolo.

  13. marcello stecco ha detto:

    a nome del gruppo RETE CITTADINANZA ATTIVA, presente in un piccolo paese di reggio emilia, santa vittoria di gualtieri, tutta la nostra incondizionata solidarietà! è in atto il più classico degli scontri : la forza delle idee contro l’idea della forza! indietro neanche per prendere la rincorsa!

  14. maria ha detto:

    Avete tutta la mia solidarietà e stima, il nostro paese sta perdendo il senso della vergogna, e per molti tutto è lecito. Ma tanti altri come me vi sono vicini e vi sostengono! Forza!!

  15. Inutile dire che avete la mia solidarietà. Più utile forse è dirvi che se dovessero servire soldi per sostenere spese legali non dovete esitare a chiederli. Per le cause giuste bisogna sempre combattere.

  16. brunob ha detto:

    “ci chiediamo dove sia finita la libertà di opinione.”

    me lo chiedo anch’io visto che scrivere su questo blog ed essere insultato non fa piacere.

    Esistono tante realtà imprenditoriali ricordatevelo e si potrebbe dire: chi di spada ferisce di spada perisce.

    ABBASSARE I TONI TUTTI!!!!!!!!!

    Bologna – “Bisogna fare attenzione, quando il cosiddetto terzo settore urla
    contro il gioco in maniera estemporanea, perché ciò non porta da nessuna
    parte. È piuttosto necessario un approccio di sistema, come quello che sta
    perseguendo l’onorevole Paola Binetti che sul tema coinvolge la politica e
    gli operatori”. A evidenziarlo il presidente del Conagga Matteo Iori,
    presente alla presentazione bolognese del nuovo libro della deputata
    dell’Udc, occasione anche per dirsi “preoccupato per gli effetti che il
    gioco sta avendo sulla comunità, soprattutto a seguito del suo dilagare
    degli ultimi anni”.

    “Ma negli ultimi giorni sono particolarmente preoccupato per i toni che ha
    assunto la protesta contro il gioco e che trovo pericolosi. A parte di
    quelli utilizzati dal movimento ‘no slot’, mi impensierisce il fatto che si
    stia portando il dibattito verso una situazione duplice: da un lato i buoni,
    dall’altro i cattivi. Questo è inutile e anzi pericoloso, in quanto vanifica
    il percorso che si è compiuto finora anche in termini di prevenzione e
    dialogo”.

    Gradirei non offese o prese per i fondelli perchè opero nel settore – grazie

    • Patrizio ha detto:

      Mi scusi, e credo di interpretare il sentire di molti, ma di quali offese sta parlando? Potrebbe circostanziare le sue accuse? Potrebbe riportare frasi, epiteti offensivi? Qui si sta promuovendo una campagna di “sensibilizzazione”, per nulla offensiva e tanto meno violenta, una campagna tesa evidenziare quello che è un problema sociale. Prima di scrivere con eccessiva leggerezza la invito a leggere le FAQ. Essere insultati non è piacevole per nessuno, ma non è piacevole anche essere accusati a caso.

    • mauro ha detto:

      Al signor Bruno Bruni: hai scritto molte cose diffamatorie e minacciose su questo sito. Inoltre a volte ti sei spacciato per qualcun altro cercando di farci fessi (ma siamo informatici e non ci freghi). Noi non siamo come quelli che cercano di metterci un bavaglio, quindi ci limitiamo a cancellare i commenti dove esageri (alcuni erano irripetibili). Se hai qualcosa di furbo da dire, dillo.
      Ti faccio notare che “chi di spada ferisce di spada perisce” sembra una minaccia di morte. Stai forse dicendo che dobbiamo aspettarci, dopo gli attacchi giudiziari, anche degli attacchi fisici?
      Per favore smettila.

  17. Davide ha detto:

    Piena solidarietà. Siete (siamo) assolutamente dalla parte della ragione, perché non c’è niente di violento nell’attività di senzaslot.it
    Non sarebbe male avere del materiale cartaceo da distribuire per raggiungere le persone che non usano internet, come ad esempio molti anziani. Spesso sono proprio loro ad essere colpiti dalla ludopatia

    • mauro ha detto:

      Ciao Davide, questo è proprio un punto importante. Abbiamo fatto dei volantini qui a Pavia ma non è sufficiente, bisogna insistere. Va detto però che buona parte delle persone non devono essere convinte perché sono già contro l’azzardo liberalizzato. Il problema è convincerle a mobilitarsi per fermarlo senza farsi turlupinare.

  18. eugenio migliore (roma) ha detto:

    Non chiedetevi soltanto quanti soldi girano attorno alle macchine da gioco e quanti miliardi entrano nelle casse dello Stato (e della Regione Sicilia).
    Chiedetevi anche come vengono spesi.

    • Claudio Dalpiaz ha detto:

      Nelle casse dello Stato non entra un bel niente, purtroppo. Anzi, ogni cittadino sborsa in tasse per mantenere questo baraccone di stimatissime aziende che spesso hanno sede in paradisi fiscali. A fronte di 8 miliardi incassati nel 2012 lo Stato si ritrova con 4-5 miliardi di mancati incassi di IVA (se la gente gratta e perde poi non compra beni e servizi) ed altrettanti spesi quà e là per tentare di tamponare i danni, che si declinano in:
      – riciclaggio
      – strozzinaggio
      – fallimenti di imprese (sane, che pagano le tasse in Italia, ma che vengono rovinate dal giocare d’azzardo dei proprietari
      – separazioni
      – suicidi
      – aumento dello shifting (slittamento) verso altre dipendenze
      – facilitazione della penetrazione del gioco illegale o della penetrazione delle mafie in quello legale
      – almeno 800.000 – 1000.000 di persone che giocano in modo seriamente problematico (moltiplica x 4-5 persone intorno a lui/lei che si vedono devastare la qualità della vita)
      – un’invasione territoriale che demolisce le forme della socializzazione e deturpa anche visivamente e culturalmente gli spazi urbani
      – mancate spese in cultura, viaggi, socializzazione (pro capite BUTTIAMO VIA + di 1000 euro l’anno)
      – …..
      – …..
      lascio gli spazi perché sono un po’ stanco, non perché manchino argomenti.

      Ed il domino di danni sociali, culturali ed economici che ne discende è difficile da cogliere nella totalità, tanto è grande. Il gioco fa male anche a chi non gioca.

      + di 400 mila slot è un delirio fuori controllo, non un’attività commerciale di gioco.

      NAZIONALIZZAZIONE domani (Eugenio sarà contento: “un’altro comunista !”), di tutto il sistema (di ogni gioco con vincite in denaro), e riaccompagnamento progressivo alla sanità mentale, sociale e politica di un paese che ha perso ogni dignità, un paese dove ormai conta soltanto il profitto (di pochi) a qualsiasi costo (di tutti).

    • mauro ha detto:

      Ciao Claudio,
      è molto interessante quello che dici, mi sembra che siamo in sintonia. E ci piace la parola d’ordine della nazionalizzazione! Teniamoci in contatto, settimana prossima saremo a Roma, ti va di fare due chiacchiere?

  19. brunob ha detto:

    ho letto i miei post sig.mauro non mi pare di aver detto fregnacce, il detto chi di spada ferisce di spada perisce, è un modo di dire, non è una minaccia e non ho nulla da spartire con confindustria, certo che su twitter qualche cavolata è stata detta.

    Le ricordo che le aziende di gestione 4/5.000 mila hanno dipendenti.Ma a voi puri e duri non interessa.

    Ripeto l’abuso del gioco e la troppa diffusione può causare patologie, ma perchè solo no slot e non no grattini, no gioco on line, no casinò games, no videolottery, no super enalotto o no win for life??

    Ma quali attacchi fisici……… per cortesia……….

    comunque vista la piega vi saluto per ora vista la democrazia a senso unico che avete in testa.

    • mauro ha detto:

      Ti ho già risposto mesi fa: siamo anche contro i “grattini”, il gioco online, le videolottery, il SuperEnalotto e il WinforLife (quest’ultimo particolarmente discutibile proprio per come propaganda un’idea di vita parassitaria). Lo abbiamo detto in tutte le salse e in ogni articolo di questo sito.

  20. eugenio migliore (roma) ha detto:

    …come si dice a Roma: “state fuori come un balcone”.

    A principi condivisibili applicate metodi e toni fuori dal tempo, come tutti gli esaltati i cui buoni propositi sono deformati dai paraocchi della ignoranza*

    Il problema è che con i rappresentanti politici e gli scribacchini di giornali che ci ritroviamo, questa ignoranza* si diffonde a macchia d’olio, impedendo di fare un ragionamento serio e moderno che unisca le esigenze dei vari interessi.

    Questa dovrebbe essere la Politica.

    Ma non è roba per voi né per chi vi dà retta.

    P.s. Non ho ancora capito come fareste ad evitare un proliferare di bische clandestine e slot taroccate in caso i vostri progetti siano mai – malauguratamente – realizzati, impedendo anche i minimi supporti a quei poveri disperati che non hanno la forza di auto-controllarsi !

    * ignoranza
    [i-gno-ràn-za]
    s.f.
    1 Stato di chi ignora una determinata materia, disciplina
    2 Mancanza di istruzione, di sapere: cieca, crassa, grossolana i.; le tenebre dell’i.; essere immerso nell’i.
    3 Villania, rozzezza, maleducazione: l’i. di quel villano!

    • Patrizio ha detto:

      Di grazia quali metodi e toni sarebbero quelli corretti a parere suo? Illumini il crasso popolino, lei che ignorante non è!

    • mauro ha detto:

      “Non ho ancora capito come fareste ad evitare un proliferare di bische clandestine e slot taroccate in caso i vostri progetti siano mai – malauguratamente – realizzati”

      Quindi a quanto pare l’ignorante sei tu, perché lo abbiamo spiegato: proponiamo che il gioco d’azzardo sia confinato in sale slot apposite di proprietà pubblica, costruite con particolari accorgimenti per attuare politiche di riduzione del danno. Lo abbiamo spiegato qui: http://www.senzaslot.it/e-la-lotta-e-non-la-fortuna-che-ti-cambia-la-vita/ e qui: http://www.senzaslot.it/proibizionismo-e-antiproibizionismo/

      Comunque noto che il sig. Eugenio Migliore non fa altro che venire qua ad insultare senza preoccuparsi neanche di capire cosa diciamo. D’ora in poi ci riserviamo di cancellare ulteriori commenti da troll.

  21. Eugenio Migliore ha detto:

    Sig. Mauro,
    confermo la mia opinione.

    Il vostro progetto è assolutamente teorico, privo di una qualsiasi sostenibilità economica ed inadatto a risolvere il problema stesso che – questo sì onorabilmente, seppure con propaganda un po’ fanè – dichiarate di voler risolvere.

    Credo che dovreste lavorare non CONTRO ma ACCANTO gli imprenditori, per migliorare quella offerta di gioco che è GIA’ PUBBLICA negli scopi, ma necessariamente privata nei mezzi. Per questo il sistema è in concessione.

    Mi sono già espresso sulla necessità di destinare le entrate dai giochi in denaro TOTALMENTE a finalità sociali, e non a pagare stiipendi di personale statisticamente non tutto produttivo per la collettività.

    Non vedo come lo Stato – o tanto meno gli Enti locali – possano trovare risorse per investire nelle “Sale Pubbliche di Gioco Pubblico” e gestirle.

    Immaginare una offerta di gioco PUBBLICA NEI MEZZI è, ripeto, del tutto irrealizzabile da un punto di vista economico: per questo sottolineo la vostra IGNORANZA.

    Cominciate a studiare la normativa sui giochi (http://www.aams.gov.it/site.php?id=2441), per capire come REALMENTE funziona uno dei sistemi più complessi che le Amministrazioni pubbliche sono riuscite a costruire nei terribili ultimi 20 anni italiani.

    Una attività di interesse pubblico LARGAMENTE in utile, tra l’altro. Non parliamo certo del progetto del ponte sullo Stretto, per intenderci.

    A meno che non mi convinciate con un progetto sostenuto da un piano industriale, basato su dati sostenibili, continuerò a dire che occupate il web, i giornali, gli spazi televisivi e – fortunatamente non spesso – le piazze con delle idee rumorose ma assolutamente poco concrete.

    • mauro ha detto:

      Non è necessario nessun grande piano di investimenti per costruire nuove sale slot pubbliche e non c’è nessun bisogno che questo settore sia redditizio (anzi!). Come abbiamo scritto, le sale sono già troppe: devono essere nazionalizzate e la gran parte deve essere chiusa (cioè quei locali vanno usati per cose più utili alla società: presidi sanitari, asili ecc.). Poche devono restare sotto gestione statale, senza essere fonte di entrate per lo Stato, con lo scopo di attuare politiche di riduzione del danno. Non serve un “piano industriale” perché per l’appunto non deve secondo noi esistere un’industria di sfruttamento delle debolezze dei giocatori d’azzardo.

      Visto che anche in questo commento siamo stati insultati, con tanto di maiuscole, i tuoi prossimi commenti saranno cancellati.

  22. Daniele Poto ha detto:

    Finchè l’Italia sarà un paese democratico e ossequioso dei dettami della Costituzione ci sarà rispetto e margine per un’azione come la vostra (la nostra, “Mettiamoci in gioco”). Le intimidazioni a nulla valgono contro un movimento di opinione che contesta le 420.000 slot legali (e le numerose illegali) diffuse sul territorio italiano. Nessun paese al mondo ne ha tante. Chiediamoci come è perchè e a chi convenga.

  23. WATT69 ROCK BAND ha detto:

    Salve sono il cantante dei Watt 69 una band di Bolsena (Vt), abbiamo composto un inedito “LUDOPATIA” contro le slot machine..Vi pubblico il lik you tube dove poterlo ascoltare. Inoltre siamo stati inteervistati da Termoli Live associazione no slot. Vi invito ad ascoltare il brano ed a scaricarlo sul nosro sito http://www.watt69.org

    LUDOPATIA YOU TUBE https://www.youtube.com/watch?v=By1CQBDEtD4

    DIALOGO TERMOLI LIVE CON I WATT69

    Intervistiamo con piacere i WATT 69 Rock band che nasce a Bolsena nell’ottobre 2014 dall’unione di quattro musicisti: Nicola Santinami, Luca Vittori, Giovanni Tomasselli, Walter Graziotti. Successivamente entra a far parte della band anche il chitarrista solista Leonardo Palombo.

    All’inizio si configurano come Cover Band offrendo un repertorio di brani d’autore rivisitati del calibro di Rino Gaetano, Vasco Rossi, Ligabue, Nomadi, Beatles, Lucio Battisti, Zucchero ecc. Ma la loro potenzialità va molto oltre ed ecco che nel mese di maggio 2015 hanno presentato il loro primo inedito LUDOPATIA. E noi di Termoli Live, che lottiamo con l’associazione No Slot al fine di ottenere “prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”, non potevamo perdere l’opportunità di un dialogo aperto con i cinque ragazzi di WATT 69.

    Ciao a tutti, per iniziare vorrei chiedervi perché WATT69?

    …Il nome della band WATT69, deriva dal celebre whisky anni 70’ il Vat69, famoso nel film “Febbre da Cavallo” interpretato da Gigi Proietti e riadattato da noi in Watt69 con la “W”, diventando così simbolo di energia e potenza musicale.

    Considerato il vostro primo brano, mi voglio congratulare per la profondità dei temi trattati e per la piacevolezza nell’ascolto. La trovo eccezionale sia come testo che come musica. Ma, voglio congratularmi ancora più per il coraggio nel trattare un argomento così forte.

    …Grazie molto gentile…Evidenziamo nel brano il riff di chitarra scritto da Leonardo Palombo, che identifica i suoni delle slot machine, l’assolo coinvolgente di Giovanni Tomaselli e lo stile rock che il batterista Nicola Santinami e il bassista Walter Graziotti infondono al pezzo e soprattutto il testo significativo che principalmente nel ritornello mette in evidenza le contraddizioni dello Stato Italiano.

    Vorrei comprendere come è nata l’idea di scrivere LUDOPATIA?

    …LUDOPATIA è nata con lo scopo di sensibilizzare la popolazione affinché dica basta alla piaga del gioco d’azzardo. Una mattinata di aprile mi trovavo al bar della piazza sotto casa ed osservando un signore sessantenne giocare compulsivamente alle slot machine: ho deciso di scrivere questo testo che tratta un tema sociale importante e significativo, con lo scopo di mettere in evidenza e far affiorare nel contesto sociale, che il gioco d’azzardo crea dipendenza patologica, e che lo Stato e le sue concessionarie mettono in atto una sorta di “inganno organizzato” nei confronti dei poveri utenti inconsapevoli e vittime di una organizzazione ben progettata.

    Non avete, magari per un attimo, temuto di essere bocciati dalla critica o essere danneggiati per il tema “scomodo”?

    …Sicuramente il tema è molto scomodo in primis per gli utenti ludo patici che si sentono colpevoli e consapevoli di commettere l’errore di giocare compulsivamente dilaniando il proprio patrimonio, ma che allo stesso tempo non riescono “a farne a meno”, e in secondo momento è scomodo nei riguardi delle istituzioni in quanto viene messo in evidenza il loro cinismo mascherato da perbenismo e finta tutala del cittadino. “Ludopatia” è una sorta di introspezione psicologica di un ludopatico che si sente succube di queste compulsioni, capisce l’inganno mascherato dello Stato, ma non riesce a smettere essendo preda di una dipendenza patologica. Detto ciò credo che siamo stati coraggiosi ad affrontare questo tema di rilievo sociale invece di scrivere la classica “canzonetta” che oramai è parte integrante del panorama musicale italiano.

    Operare nel sociale: cosa pensate che si dovrebbe fare per limitare il fenomeno e ridurre i danni?

    …Credo che bisognerebbe chiedere al Parlamento Italiano una nuova legge. Nella proposta, la richiesta di estendere il potere di ordinanza dei Sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco, chiedendo inoltre che sia concesso ai Comuni e alle autonomie locali di esprimere un parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi; di dare ai Sindaci il potere di intervento per prevenire il gioco patologico, la vigilanza sui flussi economici che ruotano attorno alle sale gioco (società di gestione, proprietari, nomi), e di destinare l’1% del fatturato dei giochi alla cura dei malati e lo 0,50% ai Comuni per tali politiche sociali di prevenzione, contrasto e cura.

    Il testo denota una conoscenza approfondita del fenomeno della LUDOPATIA, cosa vi ha reso così sensibili di fronte a questa malattia sociale?

    …Credo che i Watt69 abbiano intrapreso questo filone artistico, con lo scopo di sensibilizzare soprattutto i ragazzi adolescenti su tematiche forti, e di far affiorare in loro valori come la solidarietà e quindi una propensione all’aiuto contrariamente alla indifferenza nei confronti di chi soffre ed è meno fortunato.

    Il vostro testo è una denuncia della partecipazione dello Stato nella tossicità programmata dell’azzardo e dell’inganno organizzato. In questo periodo storico di grande sofferenza per gli uomini si ha bisogno di uno Stato che tuteli, mentre come dite nel vostro testo “Lo stato italiano che prima incentiva e poi cura la mia malattia”.

    …Secondo noi lo Stato non tutela il cittadino italiano, ma è complice nella rovina delle famiglie in quanto il cinismo che mette in atto nel trarre profitto da questi macchinari diabolici, aumenta la sofferenza nei propri cittadini.

    Noi crediamo che la musica (come tutta l’arte) può produrre un cambiamento nelle coscienze e voi date dimostrazione pratica di quanto ciò sia possibile.

    …Credo che la musica abbia in se un potere enorme nel risvegliare le coscienze, e l’artista è artigiano in grado di scindere e connettere la voce dell’anima, ossia le emozioni interiori al filo logico della realtà. La natura umana appare come un albero che radica nel mondo terreno, ma attraverso i suoi rami si può aspirare ad un mondo superiore. Abbiamo in noi un profondo senso di giustizia e vogliamo trasmetterlo a tutta la gente che sarà disposta a cogliere il nostro messaggio in maniera costruttiva e propositiva, cercando di creare una società migliore di cui saremo orgogliosi di farne parte.

1 Pings/Trackbacks per "Difendiamo SenzaSlot.it, difendiamo tutto il movimento no slot!"
  1. […] il che non è poco. Ne sappiamo qualcosa anche noi, per averlo sperimentato direttamente, dopo gli attacchi e l’esposto di Assotrattenimento contro il collettivo. Con la differenza che la libertà personale di noi quattro non è mai stata in discussione, mentre […]

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