Pavia: revocare le licenze subito!

Riassunto delle puntate precedenti

In Lombardia è passata all’unanimità una legge che regolamenta il gioco d’azzardo. Noi del Collettivo Senza Slot abbiamo studiato i contenuti di questa legge e ci è sembrata così così; abbiamo spiegato perché in un lungo articolo.

Il 7 novembre il presidente della Lombardia Roberto Maroni (leghista) ha organizzato una presentazione pubblica della legge presso il municipio di Pavia. Avremmo voluto chiedere dei chiarimenti sulla legge ma siamo stati esclusi dall’iniziativa e dalla possibilità di fare domande. Per questo motivo gli abbiamo posto due domande a distanza.

Maroni si difende

Alla domanda più importante Maroni ci ha risposto attraverso il giornale locale, dicendo che è “pronto a revocare le vecchie licenze” ai bar e alle sale slot che non rispettino la distanza di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili (scuole, presìdi sanitari, chiese ecc.).

La promessa di Maroni: Revocherò le vecchie licenze

La promessa di Maroni.

La contraddizione forte è che la legge regionale è stata scritta esplicitamente escludendo le vecchie licenze, quindi questa dichiarazione di Maroni è estremamente importante e la rivendichiamo come un risultato della campagna di “tallonamento” che il nostro collettivo è stato capace di mettere in campo.

Noi lo prendiamo in parola!

A questo punto noi pretendiamo che dalle chiacchiere si passi ai fatti. Per questa ragione chiediamo un incontro urgente al questore di Pavia affinché si proceda alla revoca delle autorizzazioni per l’installazione di macchinette mangiasoldi rilasciate dalla Questura ai locali pubblici del nostro territorio che siano in violazione delle distanze stabilite dalle leggi regionali e dal regolamento comunale di polizia locale. Invitiamo tutti gli interessati a unirsi a noi in questa richiesta.

La questione del distanziometro più in dettaglio

Chiudiamo questo comunicato con una breve spiegazione sul concetto di “distanziometro”, ovvero di distanza minima delle macchinette dai “luoghi sensibili”. Esistono teoricamente tre tipi di distanziometro:

  1. Il distanziometro che si applica solo alle nuove installazioni. Questo è quanto è previsto, apparentemente, dalla legge lombarda, ma Maroni ci ha detto che va interpretata in modo molto più drastico. Maroni mente? Lo scopriremo presto.
  2. Il distanziometro retroattivo graduale, che si applica alle nuove installazioni e ai rinnovi delle autorizzazioni scadute (un’autorizzazione dura 5 anni). Questo è quanto è previsto dalla legge ligure.
  3. Il distanziometro retroattivo immediato, che si applica a tutte le installazioni, anche a quelle già autorizzate. Non c’è nessun luogo in Italia in cui sia mai stato applicato il distanziometro in questo modo; questo è quello che, prendendo alla lettera la dichiarazione di Maroni, pretenderemo dal questore di Pavia.

Per noi resta comunque fermo il punto che nessun distanziometro è risolutivo: l’unica soluzione è l’abolizione integrale dell’azzardo liberalizzato e l’introduzione del monopolio statale sul gioco d’azzardo, a condizione che lo Stato stesso smetta di comportarsi come un biscazziere e gestisca l’estinzione pilotata delle slot machine, promuovendo piuttosto il gioco vero, sano, socializzante, che fa cultura e divertimento.

Pubblicato in Notizie locali, Pavia
0 commenti su “Pavia: revocare le licenze subito!
1 Pings/Trackbacks per "Pavia: revocare le licenze subito!"
  1. […] Ebbene, si è verificato esattamente ciò che temevamo: sia il questore sia la polizia Locale hanno smentito categoricamente la possibilità di revocare le vecchie licenze già concesse, anche per quelle che violano la distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili in città, smentendo così anche le parole del Presidente Maroni rilasciate ad una giornalista della stampa locale l’8 novembre scorso: “Revocherò anche le vecchie licenze“. […]

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