Deazzardizzare Borgarello

A Borgarello si comincia a parlare di soluzioni, non solo di problemi.

Senza Slot a Borgarello

Il Collettivo Senza Slot a Borgarello il 28 settembre 2013.

La rete no slot si sta muovendo: sabato sera, 28 settembre 2013, siamo stati invitati a parlare di lotta al gioco d’azzardo, durante la partecipatissima GAS Fest, festa dei gruppi d’acquisto solidale della zona.

È un piccolo comune di nemmeno 3000 abitanti alle porte di Pavia. Un solo bar e con le slot machine, e ormai non più solo il bar… È una delle città simbolo delle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord e di abusi edilizi, ma anche un modello di resistenza popolare.

Abbiamo aperto l’assemblea, molto partecipata, proiettando il trailer di Slot, le luci intermittenti di Franco (bel film-documentario di Dario Albertini sull’argomento): crediamo sia servito ai presenti per visualizzare immediatamente la drammaticità di questo problema sociale e puntiamo a organizzare delle proiezioni di questa pellicola anche nel pavese.

A questo incontro con noi del Collettivo è intervenuto anche Beniamino Sidoti, celebre ludologo pavese con cui abbiamo iniziato a collaborare da alcuni mesi. Beniamino si è concentrato molto sull’aspetto del recupero del concetto di gioco: in Italia ultimamente si tende sempre più a demonizzare questa parola e lo stesso concetto che invece amiamo. Espressioni come “malati di gioco”, “il problema del gioco”, “ludopatici” stanno cancellando tutta la poesia che questa parola dovrebbe evocare.

Il Collettivo poi, insieme a Luca Casarotti dell’Osservatorio Antimafie (ormai diventato in pianta stabile il quinto Senza Slot!), è intervenuto sulla possibilità di costruire una sorta di “laboratorio Borgarello”. Con una “manovra a tenaglia” che attacchi il nemico da vari fronti simultaneamente vogliamo tentare di liberare quel territorio dalle macchinette, rendendo così Borgarello uno dei pochi comuni deslottizzati d’Italia.

Facendo leva sulla presenza di un’amministrazione comunale molto sensibile a temi come mafie o gioco d’azzardo (il sindaco Nicola Lamberti era presente all’incontro ed è intervenuto dal pubblico ribadendo la sua disponibilità a collaborare con noi), è stata lanciata dai cittadini una raccolta firme e una mobilitazione dal basso per liberare dalle macchinette il comune di Borgarello e quello confinante di Certosa.

Abbiamo lanciato l’idea di far partire un progetto di sensibilizzazione per i bambini e i ragazzi, nelle scuole e nella biblioteca comunale, creando un vero e proprio laboratorio di gioco, ripristinando il vero senso della parola.

Siamo convinti che solo un movimento dal basso può davvero ostacolare e bloccare questo problema drammatico. Ci sono tutte le condizioni perché l’esperimento riesca alla meraviglia e possa diventare un’esperienza modello. Vi terremo informati anche da questo sito sugli sviluppi. Senza Slot è con la lotta dei cittadini di Certosa e Borgarello!

Pubblicato in Notizie locali, Pavia

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