Oggi è il #NoSlot Blogging Day. Contribuiamo anche noi con questo post, invitandovi a scrivere qualcosa, anche poche righe, sull’argomento, a twittare con l’hashtag #NoSlot, ma soprattutto a parlarne coi vostri amici, coi vostri colleghi, coi vostri familiari, con la gente della strada, come stiamo facendo anche noi quotidianamente.
Ieri mattina (12 giugno 2013) un gruppo di attivisti del Nuovo Cinema Palazzo si è presentato davanti alla sede di Confindustria di Roma. Hanno montato un tavolino in mezzo alla strada, quattro di loro (tra cui l’attore Elio Germano) si sono seduti e si sono messi a giocare a tresette. Questo week end a Roma nel loro centro sociale (un ex cinema che doveva diventare un bieco casinò, ma che nel 2011 è stato occupato per impedirne l’apertura) si terrà un torneo di briscola e tresette aperto al popolo del quartiere di San Lorenzo. Hanno portato musica, gioco (vero), socialità e protesta sotto il covo dei padroni delle slot. Protestavano per l’esposto che i confindustriali di Assotrattenimento, che rappresentano gli interessi di chi lucra sul cosiddetto “gioco lecito”, hanno fatto contro noi del Collettivo Senza Slot, accusandoci delle peggiori nefandezze. Il colore e la vitalità di questi nostri amici ci ha commosso, li vogliamo ringraziare con questo post per averci mostrato che esiste un’alternativa al grigiore e alla prepotenza del profitto.
Ieri pomeriggio abbiamo incontrato un editore, che ci ha proposto di scrivere un libro su quello che abbiamo visto e imparato in questi mesi di attivismo contro il gioco d’azzardo. Il libro uscirà in autunno. Vi faremo sapere i dettagli più avanti, ma diciamo fin d’ora che abbiamo tante pagine bianche da riempire non solo con le nostre storie, ma anche con le vostre; considerate quelle pagine uno spazio pubblico per dare voce al problema e anche al grande tabù del dibattito pubblico italiano sull’azzardo: le soluzioni. Crediamo che sia possibile, anche se difficile, risolvere il problema; crediamo che si possano cacciare le slot machine fuori dai bar, le sale slot private fuori dai nostri quartieri, le bische clandestine fuori dalle nostre periferie, la pubblicità dei Gratta e Vinci fuori dalla nostra TV, il gioco d’azzardo fuori dalle nostre vite. Vogliamo provare a elaborare dei piani ambiziosi ma fattibili per raggiungere l’obiettivo.
Ieri sera abbiamo fatto una riunione nella nostra città, Pavia (“la capitale italiana dell’azzardo” secondo alcune statistiche), con altre persone che si muovono su questo argomento. Abbiamo discusso di come rilanciare i contenuti della manifestazione del 18 maggio scorso e ci sono venute quattro o cinque idee importanti, che cominceremo da subito a mettere in pratica. Anche su questo, stay tuned and watch this space.
Sentirete ancora parlare di noi.
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