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Non accettiamo che si dica che noi facciamo intimidazioni perché semplicemente è falso.
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Chi parla di linguaggio inaccettabile dovrebbe rileggere quello che ha pubblicato sul sito ufficiale di Assotrattenimento contro di noi (link link link).
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Sarebbe stato assurdo aspettarsi 80mila persone a Pavia per la manifestazione, visto che Pavia ha 70mila abitanti.
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Non ci sembra di buon gusto tirare in ballo le famiglie dei giocatori d’azzardo patologici accusandole di non essere venute in massa al corteo (anche se alcune c’erano). Forse hanno altri problemi a cui pensare.
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Come abbiamo scritto, sosteniamo la manifestazione della FIOM del 18 maggio che non ha senso contrapporre alla nostra. Uno di noi è anche iscritto alla FIOM da anni e ha scioperato molte volte proprio contro le posizioni di Confindustria. La CGIL e l’USB hanno dato adesione al corteo di Pavia.
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L’iniziativa di “confronto” svolta da Sistema Gioco a Pavia il 23 marzo scorso, a cui ha partecipato anche il sindaco Cattaneo, non era un vero confronto perché si svolgeva a porte chiuse e strettamente ad invito ed era riservata ai giornalisti con lo scopo di esporre una sola posizione (“media tutorial”). Non abbiamo paura di un vero confronto che per noi si può fare in qualunque momento.
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Registriamo che secondo Pucci la soluzione è “far decidere al parlamento”. Basta parlare con la gente comune per capire quanto sia popolare questa idea e quanta fiducia il popolo riponga nella capacità dei parlamentari di decidere in modo limpido ed efficace su questo tema.
Vi terremo informati su come procederemo in difesa della verità e della nostra reputazione contro gli insulti e le bugie dei “padroni delle slot”.
[…] così come per il nostro volantino che chiedeva la fine del gioco d’azzardo liberalizzato i confindustriali hanno parlato di “delinquenti”, di “minacce”, di messa a rischio della ”incolumità fisica” di migliaia […]