Sentiamo spesso proporre sconti fiscali ai bar senza slot. A Pavia un politico di centro ha proposto una riduzione del 10% della TARES. Abbiamo sempre detto che si tratta di misure inefficaci e cosmetiche, che servono ai politici a pulirsi la coscienza senza intaccare veramente il fenomeno delle macchinette mangiasoldi.
A Pavia la Casa del Giovane, un’organizzazione cattolica che si oppone alle slot da un punto di vista diverso dal nostro, ha provato a verificare sul campo quanti esercenti sarebbero disposti a rinunciare alle macchinette in cambio di incentivi economici. Risposta: nessuno.
Questo vi fa capire quanto sia importante valorizzare chi resiste, come cerchiamo di fare noi, ma soprattutto deve insegnare che la battaglia contro le slot machine deve usare metodi più convincenti e non deve fidarsi di chi fa proposte inutili.
È una vergogna dovrebbero toglierle in tutta Italia