Basta scendere due rampe di scale, proprio sotto un’orrenda e costosissima tettoia voluta dal precedente sindaco di centrosinistra, per arrivare al mercato coperto, un dedalo di negozi sotterranei che corre sotto tutta piazza Grande e sbuca fuori sul retro del Broletto, sotto l’ombra dell’enorme cupola del Duomo.
Superando il supermercatino e la merceria, ecco lo spazio di cui si sta parlando: è del Comune, secondo i consiglieri d’opposizione, e che cosa ospita? Non c’è molta gente che ci gioca, spesso anzi è vuota, ci vanno a giocare gli studenti e qualche anziano. Gli schermi brillano di colori sgargianti e promettono vincite e divertimento. Sì, nello spazio promesso ai giovani c’è finita una sala slot.
L’assessore al Commercio risponde alla instant question con atteggiamento spavaldo. Dice che quello spazio è stato dato in affitto a una società che lo ha subaffittato, solleva fini distinguo giuridici tra proprietà demaniale e proprietà comunale… Insomma, non ci si può fare niente.
Questo scrivevamo in “Vivere senza slot” poco più di un anno fa.
Le cose sono decisamente cambiate, almeno a Pavia: la sala slot situata nel Mercato Ipogeo di piazza Vittoria è stata smantellata e definitivamente chiusa venerdì scorso!
Sabato mattina siamo stati invitati a sorpresa a una conferenza stampa convocata dall’amministrazione comunale proprio in quella stessa sala: le slot erano sparite e restava solo una stanza ormai scarna, ma paradossalmente più accogliente e calda. Si respirava un’atmosfera decisamente più umana.
E così, dopo un anno di battaglia in città e centinaia di firme che abbiamo raccolto per liberare almeno i locali comunali dalle slot machine, ci siamo riusciti: la nuova giunta comunale ha finalmente ottenuto dalla cooperativa che gestisce il mercato ipogeo lo scioglimento dei rapporti coi gestori della sala slot.
Ci godiamo questa prima bella vittoria. Senza accontentarci: la strada per liberare Pavia dalle slot è ancora lunga e complicata, a partire dalla necessità di bonificare al più presto anche le periferie, ma si è dimostrato che una Pavia migliore è possibile!
Non sono un giocatore, grazie a Dio, ma nemmeno una persona interessata alla filiera del gioco ma sono stufo di sentir parlare di giusta chiusura di queste sale che comunque danno da lavorare a centinaia di persone.
Non parlo dei titolari ne dei grossi concessionari, ma dei camerieri delle persone addette alle pulizie di chi in genere è dipendente in questi luoghi.
Tutte persone che perdono il lavoro……vi segnalo che in tutto il mondo esistono luoghi con all’interno slot; che si chiamino vlt, slot o altro poco cambia.
Inoltre non sento mai parlare di eliminare le lotterie nazionali, i gratta e vinci o le scommesse, come mai?
Chiedetelo ai comuni come ami c’è questa campagna contro le slot…..
che sia un fatto politico ed economico…losapete che per anni i comuni si sono battuti per avere una parte degli introiti delle sale slot e non ci sono mai riusciti, questo perchè circa il 60% degli introiti va allo stato, se così non fosse e anche i comuni potessero usufruire di una parte delle entrate sicuramente tutto questo fervore non ci sarebbe.
Italia il solito regno dell’ipocrisia!